Ma la ‘onosci Livorno? XI puntata

Eccoci all’inizio del secondo ciclo di “Ma la ‘onosci Livorno?”. In questo XI appuntamento andremo alla scoperta delle torri e del fanale che insieme sono noti personaggi della storia labronica.

Torre del Marzocco e Torre Magna

1 - Torre del Magnale e Torre del Marzocco - Ma la onosci Livorno - CliccaLivornoNella foto a sinistra sono catturate la torre del Magnale e la Torre del Marzocco. La zona che vediamo tra le due torri corrisponde oggi all’ingresso del Porto Industriale. I genovesi, nell’anno 1289, dopo aver distrutto il faro della Meloria, tornarono con un’armata di galere per combattere con i pisani, distruggendo una delle torri, la Maltarchiata, e presero le altre. In questa occasione portarono a Genova come trofeo di guerra le catene della Bocca del porto.


Torre del Magnale
0 - Torre del Magnale - Ma la onosci Livorno - CliccaLivorno

Questa bellezza venne costruita dai pisani nel 1163 all’ingresso del porto pisano; era nota anche come Magna o Magnale. Vicino a questa esisteva anche un’altra torre più piccola chiamata Formica, unita alla Magna da una grossa catena che serviva a chiudere l’ingresso al vecchio porto pisano, che si crede occupasse lo spazio tra la Fortezza Nuova e la foce del Calambrone.

Era inoltre chiamata comunemente Torraccia per lo stato di completo abbandono in cui venne lasciata.
Come si può vedere era di forma ottagonale, alta 33 metri, e con una leggera pendenza. Fu restaurata nel 1903 per poi esser distrutta dai tedeschi nel 1944 durante la loro ritirata.

Era la più grande delle due torri all’imboccatura del porto pisano, ed aveva in cima una lanterna di segnalazione. Nella struttura inferiore abitava il comandante.

Nella parte alta vi era raffigurata la croce pisana. Fu restaurata sotto Leopoldo II e venne modificata
nella parte inferiore, dove furono ampliate alcune costruzioni per magazzini e abitazione.
In queste tre belle immagini della torre si può vedere dove era posizionata la torre Magna che
segnalava l’ingresso al vecchio porto pisano:


Torre Maltarchiata

2 - Resti della Torre Maltarchiata - Ma la onosci Livorno - CliccaLivornoNella foto a sinistra in primo piano si vedono i resti della torre Maltarchiata, che fu costruita dai
Pisani assieme ad altre tre, La Rossa, sopra alla quale fu costruita la Torre del Marzocco, la
Fraschetta, e la Torretta. Da quest’ultima, in seguito, prese il nome un rione di Livorno.

La Torre del Marzocco fu fatta costruire dalla Repubblica Fiorentina nel 1423 sui resti della Torre Rossa dei pisani, come detto sopra. Chiamata all’inizio Torre Nuova, prese il nome di Torre del Marzocco dal leone in bronzo dorato che si trovava sulla sua sommità e che fungeva da banderuola. Questo leone fu abbattuto da un fulmine nel 1737 e mai più ricollocato.

6 - Torre del Marzocco - Ma la onosci Livorno - CliccaLivorno

Alta 54 metri e di forma ottagonale, fu costruita con le facciate rivolte verso gli otto venti principali i cui nomi sono scolpiti sulla sommità: mezzodì, scirocco, libeccio, ponente, maestro, tramontana, greco, e levante. Vi sono inoltre scolpite le quattro armi relative a Firenze: Il Giglio simbolo della città, la Croce simbolo del popolo, il Leone simbolo della repubblica, e l’Aquila simbolo dei Guelfi.

8 - Torre del Marzocco nord - Ma la onosci Livorno - CliccaLivornoNella parte bassa della torre vi sono anche diversi stemmi ed iscrizioni che si riferiscono ai vari castellani che ebbero il comando del presidio della torre e vi abitarono.
È tutta rivestita di lastre di marmo bianco, ed è sulla base che si allarga a tronco di piramide che Alessandro dei Medici fece costruire un fortino.

L’architetto che la ideò ebbe anche una idea ingegnosa per procurare l’acqua potabile agli abitanti del presidio della torre, che all’epoca era circondata dal mare. Fece scavare un canale nella parte bassa delle facciate lungo tutto il perimetro della torre, il quale raccoglieva tutte le condensazioni di acqua createsi sulle otto facciate sia per la nebbia che per la pioggia. L’acqua veniva infine convogliata in una cisterna sotterranea adatta a contenere l’acqua dolce e potabile. Altra curiosità: in alto c’erano diverse aperture circolari dalle quali venivano gettate palle di pietra per allontanare eventuali assalitori.7 - Torre del Marzocco sud - Ma la onosci Livorno - CliccaLivorno

Oggi la torre si trova sul molo esterno del Porto Industriale in mezzo alle attrezzature portuali e non è
agevolmente raggiungibile da chi intendesse visitarla. Per nostra fortuna questa torre è scampata alle varie distruzioni fatte dalle truppe tedesche in ritirata dall’Italia alla fine della seconda guerra mondiale.


Il Fanale

La struttura attuale

9 - Il Fanale - Ma la onosci Livorno - CliccaLivornoBellissimo faro torre tra le prime costruzioni in Italia del suo genere, dopo l’abbattimento del vecchio faro della Meloria da parte dei Genovesi, fu eretto dai pisani nel 1303 su disegno di Giovanni Pisano.

Formato da due torri cilindriche sovrapposte e merlate, aveva la parte esterna tutta fasciata in pietra molto dura e adatta a resistere all’azione erosiva del vento e del mare, era alto 51 metri con un diametro di 11 metri.

I quattro metri della sommità erano occupati dalla grande lanterna di ferro e la sua luce veniva vista fino ad una distanza di 20 miglia. In principio era 11 - Il Fanale - Ma la onosci Livorno - CliccaLivornoilluminata con semplici lampade, poi a reverberi, in seguito a eclissi lenticolari e agli inizi del ventesimo secolo era a gas acetilene ad incandescenza. Era lontano dal molo mediceo circa 300 metri. Fu distrutto durante la guerra nel 1944, e fu ricostruito fedelmente nel 1956. Nelle foto del Faro si notano, presso la sua base, alcune strutture fatte costruire nel 1584 da Francesco I dei Medici per uso a magazzini ed anche come lazzaretto.

Nelle foto si nota, dietro il fanale, la struttura della diga curvilinea costruita nel 1852 e a sinistra il fanalino di levante della diga che dista dal faro circa 500 metri. Questo braccio di mare corrisponde alla imboccatura sud del porto. Fino ai primi del secolo era isolato nel mare mentre oggi si trova unito a terra nell’angolo sud del bacino di carenaggio.


Le origini

12 - La Meloria - Ma la onosci Livorno - CliccaLivornoLa Meloria è una secca che si estende per circa nove chilometri a ovest di Livorno e lontana 6 chilometri dalla costa. Qui i pisani costruirono nel 1150 una torre per rendere più sicura la
navigazione e per segnalare le secche della Meloria.

Nel 1286 i Genovesi, due anni dopo la battaglia della Meloria che li vide vincitori contro Pisa, distrussero la torre e danneggiarono le costruzioni di Livorno castello..

Mancando così un faro, i pisani ne costruirono uno più vicino a terra: il Fanale. Solo nel 1598 13 - Il Fanale originale - Ma la onosci Livorno - CliccaLivornoFerdinando I dei Medici, dopo diversi naufragi dei bastimenti sulle secche, fece costruire una nuova torre sugli scogli della Meloria, questa venne in seguito distrutta dai marosi e finalmente venne eretta nel 1709, sotto Cosimo III dei Medici, quella tuttora esistente.

E’ torre massiccia, con quattro archi sostenuti da pilastri in pietra durissima, archi aperti da tutti e quattro i lati per lasciar passare senza danni le acque dei marosi. Questa torre non aveva una luce sulla sua sommità allora venne costruito, nella parte più a sud delle secche, un faro su di una gabbia in ferro alta circa 20 metri che poggiava su sei punti.

Questo fanale, distante dalla torre della Meloria un centinaio di metri, venne acceso per la prima volta nel 1867. Nella stanza in cima alla 14 - Il Fanale originale - Ma la onosci Livorno - CliccaLivornostruttura c’erano sempre due addetti. Oggi al posto della gabbia esiste un faro in muratura. che, a distanza di tanti anni dalla sua scomparsa, i vecchi pescatori livornesi sono soliti chiamare “Gabbia”.

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