La sua memoria
Carlo Chionne nasce a Roma nel 1943. Nato come lettore, viene colpito da una malattia agli occhi, ma il suo amore per la Letteratura lo spinge a scrivere. In questo appuntamento ci “parlerà” della sua memoria e ci dedicherà un pensiero.
Che relazione c’è. Secondo te, tra Poesia e Pensiero? Ce ne vuoi dar conto in qualche modo?
Son tutte nere le vacche nella notte
Che nel suo ventre ogni pensiero inghiotte
Come il pensiero di chi ancora crede
Che l’assoluto ci sia
Ma non si vede
Che in ogni cosa si nasconde si mimetizza
Con tutte
E si confonde
Solo quando verrà l’alba radiosa
Con gli occhi chiusi
Io vedrò
Ogni cosa
Sei in grado, tuttavia, di fare un bilancio della tua vita ?
Alla fine di una vita
Te ne accorgi
Se è riuscita
Ma se è fallimentare
Non la puoi ricominciare
Certo devo dire che hai una memoria formidabile! Hai risposto puntualmente a tutte le domande che ti ho fatto, senza consultare un foglio, un appunto che so, un quaderno … ma di che cosa è fatta la tua memoria ?
La mia memoria è fatta
Di canzoni che narrano la storia e le emozioni
Di tanti vecchi nuovi grandi amori
Le loro pene
Le gioie ed i dolori
La prima cosa bella
Che ho avuto dalla vita
La festa appena cominciata
È già finita
O la lontananza sai è come il vento
Il mondo non si è fermato mai un momento
Al di là del mare più prezioso
Ci sei tu
Mi dipingevo le mani
E la faccia di blu
C’è una strana espressione nei tuoi occhi
Per la tua piccolina non compri mai balocchi
Mamma son tanto felice
Perché ritorno da te
Se mi vuoi lasciare
Dimmi almeno perché
Amore scrivimi una frase un rigo appena
È na passione cchiu forte e na catena
Come te non c’è nessuno
Manca soltanto quello dal volto bruno
Che ne sai tu d’un campo di grano
Non è la rosa non è il tulipano
Festeggio ubriaco il fine settimana
Via del campo
C’è una puttana
Questa di Marinella è la storia vera
Roma nun fa la stupida stasera
Nessuno ti giuro nessuno nemmeno il destino
I find my love in Portofino
Perché non avevo niente da fare
Guarda che luna
Guarda che mare
Che mare
Che luna
Questa notte mi hai chiuso la porta
Signora fortuna
Pittore ti voglio parlare
Mentre dipingi un altare
Buongiorno Dio avrei bisogno di carezze anch’io
I sing ammore do you capire oppure no?
Come prima
Più di prima
Vi amerò
Eccoci all’ultima domanda. Anzi, no! Vorrei che fossi tu a formularla o, in ogni caso, dicci tu qualcosa prima di lasciarci e terminare, così, questa intervista.
Ma io non so se veramente
Posso dire qualche cosa
Che interessi un po’ la gente
Che non sia troppo noiosa
Ma ogni volta che apro bocca
Ho una sensazione innata
Qualcosa che mi blocca
E se dico una cazzata?
Ah poi la dico è …senza sforzo
Ma ogni volta che succede
Alla fine del discorso
C’è qualcuno che ci crede
Ma la cosa che sconcerta
Quando al termine mi avvio
E che mi lascia a bocca aperta
È che poi
Ci credo anche io
E con questo concludiamo anche l’ottavo appuntamento della rubrica “Ma le ‘onosci le poesie di Chionne?”, che tornerà mercoledì prossimo con il poeta del Castellaccio Carlo Chionne.
Ogni lunedì una nuova puntata!