Marco Lenzi sui Pink Floyd al Museo di Storia Naturale del Mediterraneo

Giovedì 25 agosto, ore 21.00

Livorno – Museo di Storia Naturale del Mediterraneo, via Roma 234

Su alcuni aspetti della musica dei Pink Floyd

a cura di

Marco Lenzi

e DEDO – Collana Musica, Cinema, Teatro delle Edizioni Erasmo

Ho sempre avuto l’ossessione di trovare suoni che avessero una resa tridimensionale…e di creare qualcosa che sembrasse distante un centinaio di chilometri”, ha detto David Gilmour a Rolling Stone (numero di luglio-agosto 2016), descrivendo le sue ambizioni per le sonorità dei Pink Floyd la band britannica formatosi nella seconda metà degli anni sessanta che ha riscritto le tendenze musicali della propria epoca, diventando uno dei gruppi più importanti della storia.

E dei Pink Floyd e su alcuni aspetti della loro musica parlerà Marco Lenzi, in un incontro tutto da ascoltare che si svolgerà giovedì 25 agosto, alle ore 21, al Museo di Storia del Mediterraneo di via Roma, 234. L’iniziativa è promossa dalle Edizioni Erasmo (Collana Dedo) in collaborazione con il Museo di Storia del Mediterraneo e con l’Associazione Amici del Museo.

Si è spesso parlato dell’unicità del ‘suono’ della mitica band inglese, ma solitamente in termini generali e complessivi, come loro ‘tratto distintivo’, insomma, senza soffermarsi troppo su specificità e dettagli. Invece è proprio in quegli attimi a volte sfuggenti, in quei dettagli apparentemente secondari che va ricercata la quintessenza di quel suono, di quella poetica musicale, di quello stile.

Un incontro dunque, quello di giovedì 25 agosto, che non racconta la storia, più che nota, dei Pink Floyd, ma che cerca di metterne in luce tratti e aspetti ancora poco conosciuti e da valorizzare.

Marco Lenzi è insegnante, musicista e musicologo livornese che insegna nella scuola pubblica, compone musica e si interessa di arte del Novecento da molti anni.

Le sue composizioni, edite da Ars Publica, sono state eseguite in Italia, Germania, Regno Unito, Grecia e Stati Uniti. Ha pubblicato, per la collana “Le Sfere” di Ricordi, la prima monografia italiana su Morton Feldman, oltre a vari articoli e saggi su riviste specializzate. Tiene spesso e volentieri conferenze e seminari.

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Il biglietto del 22 maggio del 1989 a Livorno

Le sere del 22 e 23 maggio del 1989 si svolsero a Livorno i due concerti dei Pink Floyd allo Stadio Armando Picchi; un evento unico per una città fino ad allora non toccata dai grandi circuiti musicali. I due concerti, ai quali assistettero migliaia di spettatori, furono preceduti da una serie di iniziative tese a far conoscere questo famoso gruppo musicale. Ad esempio, la rassegna cinematografica che si svolse al Teatro delle Commedie e promossa dal Comune di Livorno: “Il muro del rock: trent’anni di rabbia giovane tra musica e cinema”. Vennero proposti film musicali come “Woodstock”, “The Last Walz” e ancoradocumentari sul punk inglese e, naturalmente, opere che vedono i Pink Floyd direttamente coinvolti: “Zabriskie Point”, “Live at Pompei”, “The Wall”. In programma anche un dibattito con il critico e scrittore Riccardo Bertoncelli, moderato da Franco Carratori, all’epoca critico del Tirreno.

I due concerti furono presentati ufficialmente il 15 maggio al Palazzo Comunale, con la presenza dell’allora assessore allo sport e ai giovani Antonio Bertelli e il promoter del tour Francesco Tomasi.

Per assistere al concerto si pagavano 2000 lire; 10.000 lire il costo dell’abbonamento per l’intera settimana che comprendeva il concerto e le varie iniziative varie in programma.

Erano attese oltre 40 mila persone e la previsione fu azzeccata.

Come ci raccontano le cronache di quei giorni, tutto ha inizio lunedì 22 maggio poco dopo le 21.

Sul palco, come da programma, insieme ai tre Floyd Gilmour, Mason e Wright, il gruppo di musicisti aggiuntivi: Jon Carin (tastiere e voce) Rachel Fury, Durga McBroom, Lorelei McBroom (cori), Scott Page (sax e chitarra), Guy Pratt (basso e voce), Tim Renwick (chitarra), Gary Wallis (percussioni).

Si inizia con Shine On You Crazy Diamond Pts.1-5 e si prosegue con Signs Of Life. Learning To Fly; Yet Another Movie. Round And Around; A New Machine Pt. 1; Terminal Frost. A New Machine Pt.2; Sorrow; The Dogs Of War; On The Turning Away.

Nella seconda parte del concerto: One Of These Days; Time; On The Run; The Great Gig In The Sky; Wish You Were Here; Us AndThem; Money (nella versione “estesa”); Another Brick In The Wall Pt.2; Comfortably Numb. Nel bis di chiusura: Run Like Hell e Su On the Run.

Durante il concerto sulla testa degli spettatori del Picchi ad un certo punto si gonfiò, ondeggiando minacciosamente in aria, un maiale gigante mentre alla fine, dalla Curva Nord, partì un letto sospeso per aria che si andò a schiantare sul palco, al centro del quale campeggiava l’immancabile schermo circolare sul quale venivano proiettati filmati e giochi di luce. Un programma che si ripeté la sera successiva.

L’incasso fu all’incirca di 50 milioni.

Info:

Edizioni e Libreria Erasmo www.erasmolibri.it – via degli Avvalorati, 62, tel. 0586 211015 ;

Ufficio Stampa 3349120146.

Museo di Storia Naturale del Mediterraneo: musmed@provincia.livorno.it  e amici.musmed@gmail.com  

tel. 0586 266711

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