Premio Ciampi 2016, tornano I Gatti Mézzi, vincitori del 2007

I Gatti Mézzi al Premio Ciampi 2016: dopo un anno di importanti traguardi, come i dieci anni di attività o la candidatura ai Nastri d’Argento, il gruppo torna con un nuovo album, il sesto della loro carriera.

I Gatti Mézzi CliccaLivorno

26/11/2016 dalle 20:45,
Teatro la Goldonetta, via Goldoni 83,
57125 Livorno

Dal 2 aprile prossimo, prenderà avvio il nuovo tour proprio da Pisa, la loro città natale, e raggiungerà i maggiori club della Penisola, nella storica formazione in quartetto con Matteo Consani alla batteria e Mirco Capecchi al contrabbasso.

Pescatori, pisani e sagaci cantastorie generazionali, il successo dei Gatti Mézzi risiede nella loro capacità di osservare la società con un filtro ironico, personale, sfoggiando storie di ordinaria complessità con parole semplici, camuffando sentimenti contrastanti con personalità e stile, raccontando storie di città, che i due musicisti pisani hanno saputo convertire ed illuminare dall’interno con la consueta bellezza carica di ironia pungente e citazioni provenienti da letteratura e dalla migliore tradizione della canzone italiana.

“Perché hanno sempre quella faccia”: il nuovo album.

Da venerdì 8 aprile sarà disponibile nei negozi tradizionali, in digital download e in tutte le piattaforme streaming “Perché hanno sempre quella faccia” (Picicca Dischi/Sony Music), il nuovo disco de I Gatti Mézzi, il duo che incarna la cocciutaggine tutta toscana di mettere in discussione tutto.

«Ci sembra che questo disco parli soprattutto della voglia e dell’importanza di mettersi in gioco, di vivere appunto. – commentano I Gatti Mézzi – Parla della voglia di uscire dalla palude di sé stessi per cercare di capire cosa ci sia più in là, oltre le nostre certezze. C’è l’amarezza, ma tragicomica, che ci appartiene tanto. C’è la cocciutaggine tutta toscana di mettere in discussione tutto.»

“Perché hanno sempre quella faccia” è composto da undici tracce in cui testi ironici e provocatori si intersecano con un tessuto musicale moderno e colto che spazia dal cantautorato al jazz, dal funk al blues. Le parole che il duo sfodera brano per brano descrivono un quadro che va ben oltre l’esperienza personale dei due giovani autori e sembra prendere forma in un contesto più ampio che si declina nella sensibilità di un’intera generazione.

Bio in breve

I Gatti Mézzi nascono nel 2005 dal connubio artistico tra Tommaso Novi, piano e voce, e Francesco Bottai, chitarra e voce. Ad unirli è la passione per un tipo di composizione ironica, sperimentale, colta e irriverente ai limiti del goliardico che scivola su melodie che spaziano dal jazz allo swing passando per le sonorità della più raffinata musica popolare. Un mondo musicale di riferimento composto da grandi nomi della musica italiana come Giorgio Gaber, Paolo Conte, Fred Buscaglione e il jazz francese manouche alla Django Reinhardt.

Nel 2006 I Gatti Mézzi autoproducono il loro primo lavoro in studio “Anco alle puce ni iene la tosse”. Tra il 2006 e il 2007 i Gatti Mézzi iniziano ad esibirsi, principalmente in Toscana, e dall’incontro con Matteo Consani, batterista, e Matteo Anelli, contrabbassista, nasce una nuova formazione che darà vita alla seconda autoproduzione del gruppo “Amori e Fortori”.

Nel 2007 I Gatti Mézzi vincono il Premio Ciampi (omaggio a S. Ronzani) per i brani “Trage ia ell’estate” e “La zuppa e ‘r cacciucco” mentre nel 2008 si qualificano terzi al concorso nazionale MarteLive di Roma, si piazzano tra i 16 finalisti dell’edizione 2009 del festival di Musicultura e vincono il festival Barezzi Live 2009.

Successo in ascesa

A febbraio 2009 I Gatti Mézzi incidono “Struscioni” il loro terzo lavoro su etichetta Sam, prodotto da Mirco Mencacci e prende avvio la collaborazione con Musiche Metropolitane di Luca Zannotti. Il tour di presentazione di questo disco ha visto I Gatti Mézzi collezionare una significativa serie di sold out nei più importanti teatri di tutta Italia: dal Verdi al Politeama di Pisa, fino al Puccini di Firenze, la band esegue in due anni oltre 250 concerti nei migliori club italiani, ottenendo importanti riscontri dalla critica.

Con l’uscita dell’album successivo “Ber e fra le Ber e”, prodotto al Sam Studio di Lari di Mirco Mencacci, in collaborazione con Gabriele Guidi al mixer, e masterizzato allo Sterling Sound Studios di New York. si consolida la tenuta della band che ottiene insigni e costanti riconoscimenti di pubblico, in primis il grande successo allo storico Auditorium Saschall di Firenze che il 14 settembre 2011 si riempie di ben 1500 persone accorse per assistere al concerto del duo. Sempre nel 2011 approdano in Canada per un tour di 10 date, gremite di pubblico.

Gli anni più recenti

Nel 2013 I Gatti Mézzi realizzano il loro quinto disco, chiamato “Vestiti leggeri”. Il disco è un nuovo capitolo di maturazione artistica. I riferimenti si fanno più intimi e riflessivi e la musica si colora di echi di cinema italiano. Arrangiamenti di archi e ballate toccanti. Il disco è accolto ottimamente da critica e radio (numerose le presenze a Radio Rai, ospiti di Radio DeeJay).

Segue un lungo tour, tra il 2013 e il 2014, di oltre 100 date in tutta Italia durante il quale il duo arriva finalista al Premio Tenco 2013. Nel 2015 il duo firma la colonna sonora del film “Fino a qui tutto bene” di Roan Johnson e viene candidata ai Nastri d’argento con “Morirò d’incidente stradale” come miglior brano originale.

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