Il Candido

Un nuovo appuntamento con i consigli della Jam Letteraria. In collaborazione con CliccaLivorno.it

Il Candido – Francois Voltaire

Recensione di Gabriel Voynich

candido cliccalivornoPer quanto Il Candido, annoverato tra i grandi classici, sia stato molto più che recensito e ancor più sviscerato in ogni singola particella per il suo valore storico, esso rimane un’eccezione tra le eccezioni; per questa ed altre ragioni il nostro consiglio settimanale ricade sul Candido.
Voltaire è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni. Illustre protagonista del movimento illuministico, scrisse innumerevoli saggi e trattati (tra i più noti, il Trattato sulla tolleranza) e furono pubblicate postume alcune sue raccolte epistolari. Fu inoltre al centro di aspre disquisizioni, talvolta teologiche e talvolta politiche, in quanto intellettuale considerato pericoloso. Per un certo periodo, fu addirittura dichiarato discolo.

Dell’ironia a tratti sarcastica egli fa utilizzo e arma scrivendo il suo unico romanzo, il Candido, nel quale racchiude la sua visione dell’ottimismo e del mondo.
Candido è un giovane servitore presso una magione di facoltosi, e come nelle più sconce storie dell’epoca finisce per innamorarsi, pure carnalmente, della figlia dei padroni: la bella Cunegonda. La loro relazione si interromperà bruscamente con l’arrivo dell’esercito bulgaro che, dopo aver messo a fuoco la villa, costringerà alla fuga Candido, convinto ormai dello stupro e della conseguente morte dell’amata Cunegonda. Assieme al precettore della giovane, il filosofo Pangloss, intraprenderà un viaggio pieno d’insidie che lo porterà a scoprire la sopravvivenza dell’amata, ma trovarla si rivelerà tutt’altro che semplice.

Voltaire descrive il giovane e ingenuo Candido attraverso innumerevoli e disastrose esperienze, le quali non gli faranno mai perdere la speranza e getteranno una continua luce di ottimismo in una storia cosparsa altrimenti di orrori e ingiustizie. Non è un caso, quindi, che al titolo sia stata aggiunta come postilla – ovvero l’ottimismo – come se questo potesse ammonire il lettore prima ancora di aprirne la copertina e procedere alla lettura. Si tratta dunque di un libro aperto a molteplici congetture ed interpretazioni, ma di certo aperto ad un vasto pubblico desideroso di una lettura alternativa.

 

Consiglio Il Candido a: per uno svago leggero ed intrigante, che tuttavia possa indurre ad ampie riflessioni.

Citazione: “Che cos’è l’ottimismo” diceva Cacambo – “Ahime!” disse Candido “è la smania di sostenere che si tutto va bene quando si sta male”.

 

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