Ennesima rachicentesi per Giorgia

Ieri la piccola Giorgia si è sottoposta all’ennesima rachicentesi. Per molti di noi questa parola è del tutto sconosciuta per questo motivo mamma Ely nel suo blog succodifragola spiega di cosa si tratta. Succo di Fragola CliccaLivorno

Abbiamo voluto, ancora una volta, riportare integralmente le parole di mamma Emy affinchè giunga al cuore di tutti cio’ che puo’ fare la forza dell’amore. Vi invito ancora ad andare a donare il sangue non solo per Giorgia, ma anche per tutte le piccole guerriere sconosciute che stanno combattendo questa battaglia e come lei necessitano di sangue.

“Per chi non lo sapesse la rachicentesi  è una puntura lombare, fatta in sedazione generale con lo scopo di prelevare il liquor dalla colonna vertebrale e vedere se le cellule tumorali hanno raggiunto il sistema nervoso.
Viene sottoposta a questo intervento ogni 15giorni circa.

Ormai un intervento di routine per tutti noi che lo affrontiamo ogni volta con “serenità”…
Andiamo in ospedale digiuni, prelievo del sangue, visita, giochi, chiacchere, chemioterapia, insomma tutto normale…

Alle 11,30 circa ci chiamano per scendere in sala…
Solitamente ci accompagnano Doda e Bazar che sono di enorme aiuto, intrattenendoci con bolle di sapone, canzoni, palloncini, fino a che Giorgia non si arrende al sedativo, ma stavolta siamo andati soli.

Come sempre mi siedo sulla lettiga subito prima della sala con Giorgia a cavalcioni sulle gambe rivolta verso di me
Io e Diego cerchiamo di distrarla facendole notare gli adesivi di pesci e dinosauri sulle pareti, facendoci una foto ma con scarso risultato…
Giorgia era inquieta e mugolante
Non mi sono scomposta perché capita che reagisca diversamente ad un trattamento che ormai conosce bene…
Ero serena come sempre…

Fino a quando Giorgia mi guarda e con le lacrime agli occhi e la voce tremante ed acuta mi dice “ORA MI GIRA LA TESTA…”

Lei sapeva…

Sapeva che dopo qualche istante le avrebbero dato qualcosa che nonostante lei cercasse di combattere, le faceva perdere i sensi, le faceva girare la testa…
Le ho carezzato la testolina pelata, l’ho stringa forte e ho cercato di rassicurarla, dicendole che presto avrebbe fatto la nanna…

…ma lei sapeva…

è stato devastante…

Ho trattenuto le lacrime più che potevo…
Era da tempo che non sentivo il bisogno di piangere,
prima di oggi, “sapevo che lei sapeva” ma non aveva mai fatto riflessioni a voce alta…

…è stato doloroso non poterle dire che le avrei evitato quel malessere, perché la mamma fa questo, ti protegge dalle cose spiacevoli e dolorose…
…ma non questa mamma, non io, non posso permettermelo…
…perchè per evitarle cose peggiori devo farla soffrire…
…devo farla piangere…
…devo farla digiunare…
…devo contenerla e costringerla in casa…

Come ogni volta, appena iniettato l’anestetico, lei si è irrigidita, ogni volta quegli attimi prima di svenire, si aggrappa a me con tutte le sue forze, poi le vedo alzare le pupille e mi lascio portare via….

…ho pianto subito, le lacrime sono uscite da se, ho pianto ben 10 secondi…
….poi mi sono alzata dal lettino, un bel respiro…e si riparte!”

 

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