I consigli della Jam Letteraria: Peggio che diventare famoso

Un nuovo appuntamento con i consigli della Jam Letteraria. In collaborazione con CliccaLivorno.it

Peggio che diventare famoso – Filippo Timi

Recensione di Veronica Riccomini

famoso cliccalivornoQuesta settimana voglio parlarvi di Peggio che diventare famoso, terzo romanzo di Filippo Timi pubblicato nel 2008.

Mi sembra giusto fare una premessa: per chi non lo conoscesse, Filippo Timi è uno degli attori di teatro e di cinema più talentuosi del panorama artistico italiano; ha lavorato con registi del calibro di Marco Bellocchio, Gabriele Salvatores e Michele Placido. Ha inoltre partecipato ad alcune serie tv (Boris e I delitti del BarLume), ha scritto, diretto e interpretato pièce teatrali di grande successo, e ha scritto e pubblicato romanzi suoi e in collaborazione con altri autori. Insomma, si può tranquillamente definire un artista a trecentosessanta gradi.

In questo libro Filo  ̶  il soprannome con cui si fa chiamare da chi lo conosce  ̶  inizia narrando di quando a undici anni divenne il protagonista del “filmino” di classe preparato per la fine dell’anno scolastico: quest’esperienza sconvolgente e illuminante gli fece capire quanto gli piacesse recitare. Con un’ellisse temporale inizia poi a rievocare le prime esperienze cinematografiche che lo vedranno protagonista: i provini per i film Vincere e Come Dio comanda, e i due mesi di riprese di quest’ultimo.

Il tutto viene ben condito con uno stile molto personale che si rivela essere il punto di forza del romanzo. Timi riesce a far immergere il lettore nelle sue ansie e paranoie, nelle sue gioie e soddisfazioni, nelle sue idee più strambe e persino nei suoi tic con una spontaneità e una simpatia disarmanti. Sono adorabili anche le sue interazioni con familiari, amici e colleghi  ̶  prima fra tutti la madre, che parla rigorosamente in umbro, balla la mazurca e invita i fan del figlio a vedere la sua cameretta.
Se adorate i personaggi istrionici e non del tutto sani di mente, questo libro fa per voi.

 

Consiglio Peggio che diventare famoso a: chi adora Filippo Timi, a chi si perde nei pensieri, a chi cerca una lettura coinvolgente e ironica di un artista serio che non si prende sul serio.

 

Citazione: Resto lì, a gambe larghe, col pisello che ciondola in penombra.
Stop, urla Gabriele, e io, per far finta di non vergognarmi, come se fosse la cosa più normale del mondo stare nudo davanti a dieci uomini imbacuccati dalla testa ai piedi, resto a gironzolare avanti e indietro, con le chiappe al vento.
Se vuoi ti puoi coprire, mi dice Gabriele, mentre l’assistente dei costumi scompare dietro l’accappatoio che mi porge.
No, rispondo tranquillo, preferisco stare così.
Ne facciamo un’altra?

 

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