Notte ad Auschwitz

 Federico Morella ci presenta una sua commovente poesia e ci fa rivivere attraverso i suoi versi quei momenti drammatici

 

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Biografia:

Federico Morella Nasce a Livorno il 6 febbraio 1973. Chitarrista di lunga data, ama la musica in modo viscerale. A tratti però la produzione artistica sconfina nel campo letterario, sotto forma di poesia.

 

Notte ad Auschwitz

Silenzio,

c’è troppo silenzio nero stanotte
Non mi è mai piaciuto
Nel buio si ruba più facilmente
l’anima ai più deboli

Pace,
c’è troppa pace nera stanotte
Non mi ha mai convinto
Forse è giunto il momento
di soccombere

Rannicchiati e prega
quel Dio che hai sempre bestemmiato
Sarà comprensivo
Chiedigli perdono in ginocchio
anche se non sai per cosa
Spera con tutte le tue forze
che sia così
È l’unica via di salvezza

Calmati,
forse stai esagerando
non è così come sembra
basta sapersi vendere
basta solo un po di sano egoismo
basta solo sporcarsi un po’
del sangue di innocenti,
innocenti come me

Rannicchiati e prega
quel dio che hai sempre bestemmiato
Sarà comprensivo
Chiedigli perdono in ginocchio
anche se non sai per cosa
Credi con tutte le tue forze
che sarà così
e raggiungerai la salvezza

Adesso chiudi gli occhi
basta solo volerlo
intensamente oltre l’infinito
intensamente e ancora intensamente
per poi svegliarti domattina,
bianco silenzio e pace soffusa,
e il riflesso nelle lacrime sempre vive
di un incubo ormai passato.

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