Via G. Borsi

Continua in Via Giosue’ Borsi il nostro itinerario storico-poetico-toponomastico-letterario attraverso e lungo Vie, Viali, Piazze e Piazzette di Livorno.

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Via Giosuè Borsi

scrittore e combattente (1888-1915), caduto durante la prima guerra mondiale. Giosuè Borsi nacque a Livorno,nella casa di via degli Inglesi 2, il 1º giugno dal giornalista Averardo Borsi di Castagneto Carducci. Fu chiamato come Giosuè Carducci, che era amico del padre. Dotato di ingegno, rapidissimo nell’apprendere, facile nell’esprimersi, manifestò predilezione per le belle lettere, la composizione ricercata, la cultura linguistica.

Frequentatore dell’ambiente artistico livornese, amico della famiglia Domenici, diventò il padre spirituale del Pittore  Carlo Domenici. Pubblicò la raccolta di poesie, Primus fons.

Diversi colpi della sventura agirono sullo spirito di Giosuè come un richiamo alla serietà della vita; e furono il primo avvio all’adesione ai princìpi del  Cristianesimo

Sentite come in questa poesia  Giosuè Borsi fa rivivere  i semplici gesti della figura del muratore, mentre compie  con destrezza e abilità la sua metodica fatica.

IL MURATORE

Prendi ed eleggi dei matton quadrucci

quelli più esatti, più ben cotti e lisci,

poi con un colpo secco del martello

i troppo acuti spigoli scantucci.

 Prendi la pescolata e la spartisci

e il mattone vi adagi al suo livello.

Indi batti su quello

con la cazzuola volta dalla parte

del manico, con arte,

perchè della compressa

calcina agglomerata non avanzi

il più di sotto, ma il soverchio d’essa

spinto di fuori, sia raccolto, innanzi

che si secchi, e ripreso,

 impastato, spalmato e ben disteso.

Prepariamoci al prossimo appuntamento che sarà in Via Roberto Bracco

 

Si ringrazia Carlo Chionne, per l’impegno a produrre questa nuova rubrica in collaborazione con la nostra redazione.

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