Via Carlo Bini

Continua con Via Carlo Bini il nostro itinerario storico-poetico-toponomastico-letterario attraverso e lungo Vie, Viali, Piazze e Piazzette di Livorno.

Carlo Bini, – Nato a Livorno il 1º dic. 1806, in collegio strinse amicizie che dovevano durare tutta la vita, prima fra tutte quella con F. D. Guerrazzi.

Prima liberale e mazziniano scrisse il suo primo componimento letterario: Il viaggio di don Pietro Tausch, un poemetto eroicomico in sestine di endecasillabi. Coinvolto accidentalmente in una rissa, rimase ferito e in modo tanto grave da determinare per lui una progressiva decadenza fisica e poi la morte precoce. Con articoli sull’Educazione, sulla Letteratura e le traduzioni dello Sterne e del Byron , si guadagnò stima e considerazione tra i suoi contemporanei. Nel Cenno sulla letteratura, ai ricorrenti temi romantici sull’unità del bello e dell’utile, e sulla funzione educatrice della letteratura, si uniscono esigenze di uguaglianza sociale, ritenuta la “pietra angolare” per “stringere i mortali in una famiglia di fratelli”. Il Bini ribadisce la fiducia nella natura “savia e provvidente” e nelle leggi riformatrici, né si allontana dalla precettistica romantica .

Il suo nome ricorre spesso nei rapporti di polizia per l’amicizia, talvolta soltanto epistolare, che lo legava a fuorusciti e liberali. Dopo la morte della moglie Adele il fisico e il morale del Bini andarono maggiormente decadendo, e sempre più nelle sue lettere si fa presente il pensiero della morte.

Gravissimo di presagi e di tristezza è il sonetto L’Immortalità (1842).

 

Morì a Carrara il 12 nov. 1842.

Prepariamoci, intanto, al prossimo appuntamento, che sarà sull’importante Via Giosuè Borsi

Si ringrazia Carlo Chionne, per l’impegno a produrre questa nuova rubrica in collaborazione con la nostra redazione.

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