Sandro Sainati, la storia del compositore livornese

Sandro Nullo Vincenzoni Sainati nasce a Livorno; è autore-compositore polivalente di brani musicali, scritture, quadri e
performances che lo vedono attivo fin dalla giovane età.

Sandro Nullo Vincenzoni Sainati - Cliccalivorno

Casualmente, in quinta elementare, assiste ad un seminario condotto da Bruno Munari, una fortuna rimarcata più volte dallo stesso Sainati
per le influenze che lo accompagneranno in tutto il suo percorso
artistico. Inizia a cantare dall’età di sei anni presso la corale “Guido
Monaco“. In età adolescenziale si appassiona di tastiere analogiche e
strumenti elettronici. E’ grazie alla sensibilità musicale della sua
Prof.ssa Ebe Panella, insegnante delle scuole medie, che conosce l’opera
di John Cage. Ascolta, sempre in quel periodo, alcuni compositori delle
avanguardie elettroniche del ‘900 (Edgar Varèse, Karlheinz Stockhausen,
Berio e Maderna).

Nel 1986 completa la sua prima composizione sperimentale
dedicata al compositore Cage, “musica di acqua“. Studia con
molta attenzione Demetrio Stratos (storico cantante del gruppo Area)
portando avanti un progetto che ha come scopo l’espressività vocale.
Partecipa al seminario di poesia sonora dedicato a Gianni Sassi
(produttore dell’etichetta discografica anni ‘70 Cramps Records) presso
Futura Music” di Milano. Nel 2004 segue un corso di doppiaggio a Roma
curato da Mario Maldesi; narra, in quell’occasione, due documentari di
Geo Magazine” passati in più occasioni nel palinsesto Rai.

Partecipa a tre seminari di foniatria condotti dal Professor Franco Fussi, strutturando così una ricerca personale sulle problematiche e i possibili rimedi della voce. Autore di cortometraggi e videoclip musicali del circuito “Underground livornese“. Fonda la tesi “Elettronica Umana”, strutturando interessanti seminari di musico-terapia in svariate sedi toscane nell’ambito del sociale conottimi risultati. Collabora con musicisti del calibro di Eugenio Sanna e Marco Lenzi. Musicalmente è aperto a tantissimi generi, ascolta attentamente i vecchi dischi in vinile di famiglia traendo spunti e influenze musicali principali. Percorre l’ascolto degli anni ’50, il jazz, le variazioni della black music, la fusion, la psichedelia, il rock progressivo italo – europeo, la lirica e laclassica, l’elettronica minimale, la new wave, fino alla musica
Electro” tra la fine degli anni ’80 e l’inizio dei ’90, infatti proprio
in quel periodo si diverte anche a selezionare dischi in vinile in
molti club italiani come lo storico “Club Imperiale” di Tirrenia,
affermando la sua spontanea passione per l’ascolto di ricerca.

Nella prima metà degli anni novanta conduce svariati programmi radiofonici
all’avanguardia in alcune emittenti locali. Il programma più seguito, e
di successo di quel periodo, fu proprio il suo “Radio Utopia”. In seguito lo
stesso programma sarà riproposto in altre situazioni interessanti, anche
dal vivo. Nell’Agosto del 1995 inaugura l’elaborazione teorica
Errorista” traendo un manifesto concettuale, un connubio tra
psicoanalisi e “sconnessione simbolica verbale“. Il manifesto Errorista
verrà successivamente spudoratamente plagiato nel 2001 da alcuni
individui argentini travestiti da rivoluzionari, gli stessi che ne
segneranno, senza neanche capire di che cosa trattasse, la banale fine di quello che poteva divenire uno studio scientifico del linguaggio. Questo a causa della divulgazione in un Blog del manifesto originale su
Internet da parte del Sainati, un errore rimarcato più volte
dall’autore.

Come compositore musicale conta oltre 100 dischi auto
prodotti (non riconosciuti dal mercato ufficiale della musica), tra
colonne sonore, live e registrazioni in studio. Come pittore crea “forme
umane” attraverso la tecnica del collage su cartoncino.
Il suo lavoro sperimentale del taglio, attraverso lo studio della “Pareidolia“, trova riscontro nel campo della fumettistica d’avanguardia. Vive e lavora a
Pisa, è l’ideatore e l’organizzatore della rassegna Pisa Improvvisa, e
insegnante di Kung Fu Taoista e delle antiche arti interne cinesi con la sua scuola TAI GONG.

You may also like...